Opificio Lamantini Anonimi
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16 apr 2025

Perché il nostro approccio alla brand identity è sartoriale

Non è solo una metafora: cuciamo identità di marca su misura, ascoltando, osservando e rielaborando con cura artigiana.

"La vostra marca non ha bisogno di un vestito alla moda. Ha bisogno di un abito che vi stia a pennello."

Un brand non si compra in taglia unica

Ci sono identità che si indossano come un abito rubato. Troppo larghe, troppo strette, troppo uguali a mille altre. Succede quando si affronta la costruzione di un brand con lo stesso entusiasmo con cui si spunta una to-do list: logo, sito, colori, slogan. Fatto.

Eppure, costruire una brand identity significa tutt’altro. Per noi di Opificio Lamantini Anonimi, è un lavoro sartoriale. Ogni progetto ha il suo tessuto, il suo taglio, le sue cuciture interne invisibili. Il nostro compito è immaginare, insieme al cliente, l’abito perfetto per raccontare chi è, dove vuole andare e cosa lo rende diverso.

Il nostro tessuto preferito? L’ascolto

Il processo inizia sempre allo stesso modo: con un’immersione. Ma non in mare aperto (quella arriva dopo, promesso). La nostra immersione è dentro il contesto, dentro la testa dei fondatori, nelle parole dei collaboratori, nei feedback dei clienti.

Facciamo domande scomode. Molte. Usiamo strumenti strutturati ma informali, come questionari qualitativi e workshop leggeri (ma mai banali). Cerchiamo le crepe, le incongruenze, le intuizioni nascoste sotto la routine.

È in questo momento che si rivela la natura autentica del brand, quella che spesso neanche il cliente aveva ancora messo a fuoco. E da lì partiamo.

Moodboard, sì. Ma anche mood-mindset

Nella fase creativa non ci limitiamo a proporre loghi carini o palette armoniose. Costruiamo concept narrativi. Intrecciamo visione e strategia. Ogni scelta grafica deve avere un motivo, ogni tono di voce deve essere coerente con la promessa del brand.

È qui che si gioca la partita dell’originalità: non nel colpo di genio isolato, ma nella coerenza sottile che lega ogni touchpoint. È un lavoro da certosini, lo sappiamo. Ma anche da ribelli: perché quando serve, rompiamo le regole. Un brand troppo ordinato, dopotutto, non fa innamorare nessuno.

Abiti che crescono insieme a chi li indossa

Una brand identity sartoriale è flessibile, non rigida. È progettata per accompagnare l’evoluzione dell’azienda, non per intrappolarla in una gabbia estetica.

Per questo costruiamo sistemi identitari scalabili, pronti ad adattarsi a nuovi mercati, nuovi prodotti, nuove conversazioni. Pensiamo a tutto: dalla declinazione del logo alla gestione del tono di voce nei diversi canali, dai materiali cartacei alla presenza social.

L’obiettivo? Fare in modo che il brand non si limiti a rappresentare l’azienda, ma la anticipi. La spinga un passo più in là.

Non tutti i clienti sono pronti. E va bene così.

Lo diciamo senza presunzione: il nostro metodo non è per tutti. Richiede coinvolgimento, disponibilità, tempo. Non promettiamo soluzioni lampo né loghi in 48 ore. Non seguiamo trend passeggeri, ma studiamo soluzioni che durino nel tempo.

Siamo convinti che un progetto efficace sia quello in cui anche il cliente cambia un po’. Impara qualcosa su di sé, sulla propria azienda, sul modo in cui vuole stare al mondo. Perché il branding – quello vero – è un processo trasformativo.

E trasformare, in fondo, è la cosa che ci riesce meglio.

Che sia un’idea, una curiosità, una sfida da affrontare, per noi non è mai “solo un contatto”.

È l’inizio di una conversazione, magari davanti a un caffè, reale o virtuale che sia.

Compila il form qui sotto e raccontaci cosa ti passa per la testa.

Promesso: niente automatismi, solo lamantini veri (con tastiera e cervello ben accesi).